Parlando nel corso della riunione congiunta del consiglio di presidenza per la cultura e l'arte e il consiglio di presidenza della lingua russa, Piotrovskij ha ricordato che esattamente un anno fa al forum culturale invitò ad usare la forza per la protezione dei monumenti. Dopo pochi mesi Palmira è stata liberata.
"Da quel momento, le nostre istituzioni scientifiche e culturali, in condizioni difficili, hanno condotto la prima indagine realizzando una mappatura tridimensionale completa di Palmyra. Adesso è necessario stabilire quale sarà il prossimo passo di cooperazione tra Siria, Unesco, Interpol, le organizzazioni internazionali e i colleghi da tutto il mondo", ha dichiarato Piotrovskij.
Le antiche rovine di Palmira sono uno dei sei siti del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO presenti in Siria. La città era uno dei più ricchi centri della civiltà antica, è stata occupata dall'organizzazione terroristica Daesh a partire da metà maggio 2015. Durante l'occupazione i militanti dello Stato Islamico hanno fatto saltare in aria il famoso Arco di Trionfo con un colonnato, il tempio di Baalshamina del II secolo e il santuario della divinità suprema semitica Bela. Inoltre è stato saccheggiato il museo nazionale e la necropoli di Palmira comprese le famose tombe a colonna dei patrizi.
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