Ieri il presidente Vladimir Putin ha firmato il decreto che sancisce le nuove linee guida della politica estera russa; in particolare si legge che la Russia "conferma la propria disponibilità a discutere gradualmente la questione dell'ulteriore riduzione del potenziale nucleare sulla base della crescente importanza data a questo processo di carattere multilaterale."
"La Russia sarà disposta a negoziati pratici per ridurre il suo arsenale nucleare solo in presenza di 3 condizioni imprescindibili. La prima condizione è il completo ritiro delle armi nucleari tattiche americane dall'Europa verso il continente americano," — ha detto Korotchenko.
La seconda condizione, secondo l'esperto, è il coinvolgimento nel processo di riduzione di questo tipo di armi nucleari dei due alleati chiave degli Stati Uniti nella NATO considerati potenze nucleare come la Gran Bretagna e la Francia.
"Durante i negoziati da una parte del tavolo ci deve essere delegazione russa, dall'altra i rappresentanti delle 3 potenze nucleari occidentali: Francia, USA e Regno Unito. Il potenziale nucleare di questi 3 Paesi deve misurarsi complessivamente con quello russo", — ha osservato l'interlocutore dell'agenzia.
Ha aggiunto che la terza condizione per proseguire i negoziati per la riduzione degli arsenali nucleari è l'introduzione di documenti legislativi vincolanti che regolano le attività del sistema globale di difesa missilistica degli Stati Uniti. Vale per il segmento europeo di difesa missilistica, così come per il segmento marittimo della difesa missilistica americana in prossimità delle acque che circondano il territorio della Russia.
"Ci deve essere un qualche tipo di accordo che regoli la collocazione e il funzionamento degli elementi della difesa missilistica degli Stati Uniti a livello terrestre e marino potenzialmente pericolosi per le attività delle forze nucleari strategiche della Russia", — ha dichiarato Kortochenko.
Inoltre dovrebbero essere previste le procedure di controllo per la verifica da parte degli esperti militari russi delle postazioni missilistiche nelle strutture di difesa in Polonia e Romania. Questo per il fatto che le postazioni per il lancio dei missili Mk-41, utilizzate nel segmento europeo del sistema di difesa missilistica degli Stati Uniti, possono essere armate sia con missili intercettori che con testate nucleati d'attacco.
"Queste postazioni possono essere utilizzate non solo per l'intercettazione dei missili, ma anche per attaccare bersagli a terra e considerando il loro raggio di azione sarebbe una violazione diretta dell'attuale accordo sul Trattato INF (divieto di schieramento dei missili e corto e medio raggio in Europa)", — ha evidenziato l'esperto.
Inoltre, non ha escluso che le nuove versioni dei missili intercettori SM-3, che entreranno in servizio dopo il 2020, potranno essere equipaggiati con una testata nucleare e potranno essere d'attacco oltre ad adempiere il compito di difesa missilistica.
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