Le forze di sicurezza russe hanno chiarito che gli attacchi sarebbero stati diretti contro le più grandi banche russe.
"Secondo i piani l'attacco cibernetico sarebbe stato accompagnato dall'invio di sms e messaggi nei social network (blog) provocatori relativamente alla crisi del sistema creditizio e finanziario della Russia, al default e alla revoca delle licenze di alcune banche a livello federale e regionale. Questa azione era pianificata in decine di città russe," — si legge nel comunicato dell'FSB.
I centri di comando dei futuri attacchi informatici si trovano in Olanda e appartengono alla società ucraina "BlazingFast", hanno aggiunto dall'FSB. Ora i servizi segreti russi sono impegnati nelle attività per neutralizzare le minacce.
A novembre cinque banche russe tra le prime dieci del Paese avevano subito un attacco informatico DDoS. Il numero uno di Sberbank German Gref aveva rilevato che l'attacco era stato mille volte più potente di quelli osservati in precedenza.
Successivamente il vicepresidente di Sberbank Lev Khasis aveva dichiarato ai giornalisti che la società era riuscita a capire da dove erano state coordinate le azioni degli hacker.
Tuttavia non ha rivelato il luogo esatto della provenienza dell'attacco informatico, aggiungendo che riguarda "i rapporti intergovernativi."
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