"A questo punto, sulla base delle informazioni disponibili, il dipartimento operativo del comando della coalizione ritiene probabile che dall'inizio dell'operazione "Inherent Resolve" sono stati inavvertitamente uccisi 173 civili. Ci scusiamo per queste vittime non volute durante gli sforzi della coalizione per sconfiggere ISIS in Iraq e Siria, ed esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie che sono state colpite dai raid,"- si legge nel comunicato.
In particolare la coalizione ha descritto 7 casi avvenuti tra marzo e ottobre in cui sono stati uccisi 54 civili. Ad esempio il 18 luglio nei pressi di Manbij, in Siria, sono stati uccisi 24 civili che si trovavano vicino i combattenti del Daesh. In questo raid sono stati eliminati 100 jihadisti. Inoltre il 28 luglio in un'altra zona della Siria sono rimasti uccisi 15 civili durante un raid contro un veicolo dei terroristi.
Dal 2014 la coalizione guidata dagli Stati Uniti effettua raid contro il Daesh tra Siria ed Iraq. L'alleanza comprende 68 Paesi, tuttavia non tutti sono coinvolti direttamente nei raid.
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