"Oltre che tra i soldati in Iraq e Afghanistan, la leishmaniosi è una malattia comune tra gli ecoturisti che viaggiano in Centro e Sud America. La forma cutanea e mucosa della malattia porta alla comparsa lesioni informi, mentre la forma viscerale è mortale. Per questo una diagnosi tempestiva e una corretta strategia di lotta è per noi di vitale importanza", ha spiegato Naomi Aronson dell'università medico-militare di Bethesda (Usa).
Nell'aprile dello scorso anno i media di tutto il mondo hanno cominciato a parlare di una misteriosa malattia dei jihadisti, diffusa tra gli abitanti delle zone della Siria occupate dallo stato islamico. La malattia, secondo i testimoni, fa letteralmente marcire viva la persona infetta.
I medici hanno due ipotesi riguardo l'epidemia: gli agenti patogeni della malattia sono gli streptococchi del gruppo A, che causano fasciti necrotizzanti, e i vettori sono spesso mosche e zanzare. La ragione della loro diffusione, secondo gli scienziati, risiede nel fatto che i militanti dell'Isis lasciano i corpi delle loro vittime a marcire in strada, promuovendo così il moltiplicarsi di mosche e microbi.
Stando alla rivista PloS One, oggigiorno diverse migliaia di persone nella zona del conflitto sono portatori di leishmaniosi e fascite.
La cura e la diagnosi di tutti i tipi di Leishmania sono diverse di caso in caso. Inoltre, i medici raccomandano alle persone che viaggiano in Brasile e in altre regioni del Sud America di utilizzare repellenti per insetti.
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