Per il Presidente Putin è importante risolvere i problemi direttamente, affrontando le questioni senza moralismi su temi come la democrazia o diritti dell'uomo, senza l'intervento nelle discussioni del CSI, scrive il quotidiano.
Mosca ha sempre tentato di costruire relazioni con i partner americani in questo modo, ma fino ad oggi tutto questo le sembrava "un sogno irrealizzabile". L'elezione di Donald Trump per la Russia è diventata ancora più attraente, aggiunge il quotidiano.
Allo stesso tempo, gli scettici credono che la le promesse elettorali del repubblicano siano solo parte delle "solite regole del gioco" e perderanno rilevanza, mentre la vittoria di Hillary Clinton, anche avrebbe portato poche speranze per il riavvio delle relazioni russo-americane, ma avrebbe dato un'idea di sviluppo della cornice in cui si sarebbero evolute.
"Non dovremmo aspettarci da Trump simpatia o regali: è un patriota e uomo d'affari, un pragmatico, non un ideologo. Ogni realista deve comprendere il suo linguaggio commerciale" si legge nell'articolo, che cita le parole di un ex-presidente del Comitato della Duma per gli affari internazionali, Alexeij Pushkov.
La Clinton ha proposto un'inquietante prospettiva di conflitto tra USA e Russia mentre Trump un allontanamento da questa ipotesi, ha aggiunto il senatore.Trump è stato spesso percepito come "il candidato del caos", capace di scardinare l'ordine stabilito delle cose e distruggere l'unità dei Paesi occidentali, scrive di The Guardian.
"Le aspettative riguardano il rapporto dell'America con gli alleati che diventerà più intenso e unito mentre l'opposizione alla Russia verrà attenuata", dice l'esperto di relazioni internazionali Vladimir Frolov.
Secondo il portavoce Dmitry Peskov, Vladimir Putin e Donald Trump "saranno d'accordo in maniera fenomenale sull'approccio concettuale alla politica estera". Tuttavia, è difficile calcolare tutti i rischi, nel caso in cui tra i due leader che qualcosa vada storto, aggiunge il giornale.
"Né Trump, né Putin possono essere considerati senza polso e in una situazione in cui qualcuno dei due verrà spinto all'angolo, la crisi sarà imprevedibile e inverosimile. Questi due leader hanno a disposizione i due più grandi arsenali di armi nucleari al mondo" scrive il Guardian.
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