"Le forze della coalizione guidata dagli USA che hanno condotto raid aerei in Siria, dovrebbero condurre un'indagine approfondita sulle dichiarazioni di vittime civili causate dai loro attacchi aerei e di divulgarne i risultati. A causa di 11 raid aerei condotti dalla coalizione sono rimaste uccise circa 300 persone in due anni di combattimenti contro il gruppo terroristico Daesh" comunica Amnesty International.
L'organizzazione per i diritti umani ha inviato un memorandum del ministero della Difesa degli Stati Uniti sui dati rilevati, ma non ha ancora ricevuto una risposta. Secondo le informazioni dell'organizzazione, le forze della coalizione hanno iniziato delle indagini interne per quanto riguarda almeno 2 degli 11 raid aerei che hanno causato vittime tra la popolazione. Tuttavia dal 26 settembre a oggi, il Comando Centrale USA (responsabile per il Medio Oriente) ha ammesso che solo un civile è rimasto ucciso.
"Temiamo che la coalizione guidata dagli USA, sottostimi significativamente i danni e le sofferenze provocati al popolo siriano" ha dichiarato Lynn Maalouf, vice direttore per le indagini dell'ufficio regionale di Amnesty International a Beirut".
Gli USA e i loro alleati dal 2014 hanno condotto attacchi aerei contro i guerriglieri di Daesh in Siria senza il permesso del governo. Inoltre, le forze statunitensi stanno sostenendo "l'opposizione siriana moderato" che si oppone ai terroristi.
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