"E se uccidessimo Assad?" cita le parole del partecipante la testata. La domanda è stata indirizzata a Philip Gordon, ex coordinatore della Casa Bianca per il Medio Oriente. La testata ha riportato che la "proposta" ha suscitato perplessità tra i partecipanti alla riunione. Gordon ha respinto la proposta definendola contro la legge e inefficace.
"E' illegale e soprattutto non cambierebbe nulla, la Russia e l'Iran comunque avranno interessi in Siria" ha risposto Gordon.
L'incontro si è svolto la scorsa settimana.
Il Foreign Policy specifica che un decreto del 1976 prevede che nessun dipendente del governo degli Stati Uniti può partecipare ad una politica che prevede un omicidio o alla preparazione di esso.
"Anche se Assad per qualche motivazione dovesse morire o essere ucciso, la sostanza del conflitto non cambierebbe, perché la Russia supporterebbe il regime contro l'opposizione" ha dichiarato la fonte alla Camera dei rappresentanti.
Difficilmente il prossimo presidente Usa approverebbe dei piani per l'eliminazione di Assad, ma è chiaro che Washington è sempre alla ricerca di metodi sempre più aggressivi per affrontare la crisi, che si protrae da quasi sei anni, conclude l'autore dell'articolo.
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