Nonostante l'operazione sia iniziata soltato da alcuni giorni, già adesso si vedono chiari segnali che problemi seri attendono la coalizione. Ancora prima dell'inizio dell'operazione era chiaro che di fronte all'Isis s'inteponevano molteplici ostacoli politici e diplomatici, più ardui da superare della stessa battaglia con i terroristi.
La battaglia di Mosul potrebbe concludersi, secondo Davis, in una catastrofe per i civili. L'Onu teme che milioni di persone possano abbandonare le loro case, e l'organizzazione non dispone dei fondi necessari per arginare il peggioramento della situazione. Si ha l'impressione che le autorità irachene si stiano dando da fare per minimizzare la crisi umanitaria ed esortano le persone a non abbandonare le loro abitazioni. Allo stesso tempo, l'Isis ostacola l'uscita della gente in fuga da Mosul.
Ma il problema principale risiede nel fatto che gli Usa considerano conclusa la guerra in Iraq. Adesso Washington, scrive Davis, è convinta di combattere l'Isis sostenendo forze con interessi contrastanti.
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