Emerge dai dati di un sondaggio del Centro russo di ricerca dell'opinione pubblica (VTsIOM).
Il sondaggio è stato condotta tra l'8 e il 9 ottobre 2016 in 130 centri di 46 regioni della Russia. Sono state intervistate 1.600 persone. L'errore statistico non supera il 3,5%.
"Le critiche alle azioni militari russe ad Aleppo sono irragionevoli per la maggior parte dei russi (73%), i quali le ritengono un tentativo di pressione esterna per indebolire il Paese, il 6% ha l'opinione opposta. Tra i giovani dai 18 ai 24 anni si trovano quello più critici ai raid russi (13%) rispetto alle i gruppi di età più avanzata (4% tra persone di età compresa dai 35 ai 60 anni) ", — si legge nel comunicato di VTsIOM.
Riguardo al coinvolgimento della Russia nel conflitto siriano, un terzo degli intervistati (32%) appoggia la politica del governo e ritiene che sia necessario in futuro agire sulla stessa linea di oggi, segnalano i sociologi.
Più della metà degli intervistati (53%) allo stesso tempo non riesce a dire le conseguenze che possono derivare dalle azioni della Russia nel conflitto militare siriano. Nel complesso il 27% si aspetta conseguenze negative, tra cui guerra, tensioni con l'Occidente, nuove sanzioni ed indebolimento dell'economia russa. Uno su dieci (11%) ritiene che le conseguenze possano essere positive, per esempio la Russia potrebbe rafforzare la sua posizione nel mondo, migliorare le capacità di difesa e farsi nuovi alleati.
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