In un anno di operazione militare in Siria, la Russia ha sostanzialmente raggiunto due obiettivi: i terroristi hanno perso una parte significativa delle forze e l'esercito siriano ha riguadagnato posizioni chiave, diventati punti di riferimento per le operazioni offensive.
L'ex ministro dell'informazione siriano Mehdi Dahlalla ha dichiarato a Sputnik Arabic che in un anno la cooperazione tra la Russia e l'esercito sirano ha dimostrato la sua efficacia. Proprio questa collaborazione ha contribuito all'eliminazione di oltre un migliaio di pericolosi terroristi dell'Isis e di al-Nusra.
"La cooperazione tra Russia e Siria, e il rispetto della sovranità siriana [da parte di Mosca] ha scongiurato molti fenomeni negativi, come, per esempio, l'intervento nel paese, la violazione del diritto delle persone di scegliere il proprio destino, il cambio di regime con la forza dall'esterno, l'egemonia, ecc."
Secondo Dahlalla, Russia e Siria, combattendo il terrorismo, proteggono l'umanità dalla minaccia terroristica, mentre altri governi cercano solo di ottenere il controllo della situazione siriana.
L'ex ministro ha sottolineato che la Russia in Siria sta operando nel piedno rispetto del diritto internazionale e delle risoluzioni dell'Onu, soprattutto della numero 2253 e della numero 2170.
"Proprio queste due risoluzioni obbligano il mondo a contrastare il terrorismo e a congelare tutte le sue fonti di finanziamento, senza esitaszioni" ha aggiunto Dahlallah.
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