Alla riunione, oltre a Kerry e alla Mogherini, hanno partecipato il ministro degli Esteri britannico Boris Johnson, quello francese Jean-Marc Eyraud, quello tedesco Frank-Walter Steinmeier e quello italiano Paolo Gentiloni.
«Ribadiamo la nostra opinione comune che al-Nusra… è un'organizzazione terroristica e un nemico di tutta la comunità mondiale. Al-Nusra rigetta la transizione politica e il futuro democratico in Siria. Invitiamo tutti i gruppi armati che combattono in Siria a cessare la cooperazione con esso» si legge in un comunicato diramato dal Dipartimento di stato americano.
Inoltre, i diplomatici hanno ribadito che la Russia dovrebbe influenzare il governo siriano anche per garantire l'accesso umanitario alle aree bisognose, definendolo un prerequisito per un ritorno ai colloqui di pace. Le parti hanno anche esortato il Consiglio di sicurezza dell'Onu a prendere misure immediate per risolvere il conflitto in Siria.
I ministri degli Esteri hanno anche notato l'inammissibilità dell'uso di armi chimiche in Siria e hanno promesso di sostenere gli sforzi dell'Onu in termini di indagine di tali incidenti, nonché delle misure per affrontare il problema.
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