Missione strategica in Russia e negli Stati Uniti per il ministro dell'Interno indiano, Rajnath Singh, il cui obiettivo è discutere di terrorismo transfrontaliero e del diffondersi dell'Isis nella regione. Arriverà nel primo paese il 18 settembre e vi rimarrà per cinque giorni. Sono previsti incontri con il suo omologo, Vladimir Kolokoltsev, in cui si discuterà di cooperazione bilaterale e di misure per contrastare le minacce. Successivamente sarà la volta degli Usa, dove vi giungerà il 26 settembre e vi rimarrà per una settimana. Anche qui ci sarà un colloquio con la sua controparte americana, Jeh Charles Johnson, e un meeting dello Indo-US Homeland Security Dialogue.
A parte i temi generali, comunque, in entrambe le nazioni ci saranno focus mirati sulla cyber security e sulla protezione delle infrastrutture critiche, sulla condivisione di informazioni d'intelligence, sul contrasto al finanziamenti illeciti, nonché sulla catena di garanzia della sicurezza a livello globale.
I timori di New Delhi negli ultimi sono aumentati quasi esponenzialmente, sia sul versante del terrorismo tradizionale sia su quello informatico. Le paure non derivano solo dai pericoli derivati dalla diffusione dello Stato Islamico e dei movimenti collegati sui due terreni, ma anche e soprattutto da quelli legati ad alcuni paesi, come il Pakistan, che l'India ha recentemente accusato di "esportare terrorismo".
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