L'indagine fu pagata 47 milioni di euro da un cliente anonimo.
La polizia svizzera ha confiscato i documenti dell'investigatore privato Joseph Resch, autore di un'indagine indipendente sulla catastrofe aerea del volo MH17 della Malaysia Airlines, schiantatosi il 17 luglio 2014 nell'Ucraina orientale. Il materiale raccolto da Joseph Resch era stato depositato in una cassetta di sicurezza custodita in una banca di Zurigo. Le forze dell'ordine hanno giustificato il sequestro asserendo che il contenuto dei documenti potrebbe rivelarsi utile ai fini dell'investigazione condotta dalla procura dei Paesi Bassi. Secondo la stampa olandese, si tratterebbe di scoperte sensazionali. Spetta ora alla procura di Zurigo decidere se consegnare la documentazione, a quanto pare già ispezionata, ai funzionari olandesi, detentori dell'indagine penale in corso sulla tragedia.Nel novembre del 2014, il detective privato, di nazionalità tedesca, ricevette 30 milioni di euro da un cliente anonimo per stabilire il reale colpevole del disastro aereo, e altri 17 milioni per capire quali fossero gli Stati interessati al fallimento delle indagini. Tutti i rapporti sono stati curati da un intermediario svizzero, anch'egli anonimo.
Nel marzo scorso, l'abitazione di Joseph Resch a Bad Schwartau, in Germania, era stata sottoposta a perquisizione.
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