Dall'inizio del 2014 sono oltre 10mila i morti in naufragi nel Mediterraneo, mentre tentavano di raggiungere l'Europa. La tragica conta è stata aggiornata dall'Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite, proprio nelle ore in cui a Strasburgo la Commissione UE presenta le linee guida del nuovo piano per affrontare la crisi migratoria.
Nel 2014 le vittime sono state 3.500, con un trend in crescita nel 2015, quando i morti in naufragi nel Mediterraneo sono stati 3.771; nei soli primi 5 mesi di quest'anno invece già 2.814 migranti hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il Canale di Sicilia.
"La soglia dei diecimila è stata superata negli ultimi giorni ed è un dato estremamente inquietante".
Così l'Unhcr a proposito degli sconcertanti numeri dell'esodo che dall'Africa subsahariana ha spostato, nel solo 2016 già oltre 206mila persone.
Per l'Italia, come confermato dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni, la Libia resta il punto di partenza per la maggioranza dei migranti, ma nelle ultime settimane si è registrato un aumento importante delle partenze dall'Egitto, insolitamente iniziato nei mesi precedenti al periodo estivo. Preoccupazione infine per i numeri che riguardano gli arrivi di minori, in aumento rispetto al 2015, quando erano stati circa 3.000 quelli arrivati senza accompagnamento: nei primi 5 mesi del 2016 sono stati oltre 7.000.
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