Si è svolto ieri alla presenza di Sergio Mattarella, ospite in qualità di osservatore straniero, il vertice dei Paesi balcanici. Il processo Brdo-Brioni, che riunisce gli Stati dei Balcani e che ieri ha avuto come sede del summit Sarajevo, è stata per il presidente della Repubblica italiana l'ultima tappa del suo secondo viaggio nella regione, dopo quello che 12 mesi fa lo aveva portato in visita ufficiale nelle principali capitali dei Balcani. Dopo l'incontro con il collegio di presidenza della Bosnia Erzegovina e la visita al contingente italiano Eufor e Nato, Mattarella è ieri intervenuto al vertice, parlando di migrazione e integrazione europea.
"Atteggiamenti solitari e di chiusura sono effimeri e inefficaci. Occorrono al contrario politiche unitarie e coerenti, azioni coordinate a livello planetario nel campo della solidarietà e dell'accoglienza".
Questo il pensiero di Mattarella a proposito del fenomeno migratorio che sta investendo l'Europa, definito epocale e "destinato a durare nel tempo".
Poi, a proposito della sua presenza al summit, il capo dello Stato italiano ha ribadito le convinzioni espresse già un anno fa.
"Dobbiamo colmare il ritardo con la storia — ha affermato a proposito dei processi di integrazione europea degli Stati della regione — Siamo profondamente convinti che l'Unione europea non possa considerarsi definitivamente tale finchè in essa non saranno inclusi a pieno titolo tutti i Paesi balcanici".
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