"I nostri timori sono legati ad una Russia rigenerata e ad una Cina diventata molto aggressiva," — ha rilevato nell'intervista il generale.
Secondo Carlisle, Mosca sta cercando di ottenere il controllo dell'Europa orientale, mentre Pechino ambisce al Mar Cinese Meridionale. Allo stesso tempo il generale ha aggiunto che gli Stati Uniti hanno intenzione di rimanere in queste regioni.
"Stanno cercando di fare in modo di allontanarci. In questo caso solo loro controlleranno questa parte dello spazio aereo internazionale. Credo che non possiamo permetterci che si verifichi questo," — ha sottolineato Carlisle, aggiungendo che "risponderemo se agiranno in modo aggressivo e rischioso".
Il giornale scrive che la posta in gioco è molto alta, perché qualsiasi scontro in aria aumenta il rischio di peggioramento dei rapporti tra le potenze nucleari. Carlisle osserva che per impedire l'escalation delle tensioni è necessario mantenere costantemente i contatti con i militari russi e cinesi.
Recentemente, ci sono stati diversi incidenti con protagonisti gli aerei militari americani. Ad esempio il 17 maggio i caccia cinesi hanno intercettato un aereo spia dell'Aviazione USA sul Mar Cinese Meridionale.
Prima ancora i piloti americani si erano avvicinati con l'aereo di trasporto e ricognizione RC-135V verso le coste della regione di Kaliningrad. Alla fine di aprile un episodio simile si era verificato a largo delle coste della Kamchatka, quando un MiG-31 era decollato per intercettare l'aereo di pattugliamento "P-8 Poseidon" della Marina americana. Il Pentagono ha bollato le azioni dei piloti russi "non sicure e poco professionali." Il ministero della Difesa russo ha risposto sostenendo che i piloti rispettano tutte le norme internazionali sull'utilizzo dello spazio aereo.
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