Si riferisce che circa 35-45 combattenti del Daesh sono stati seppelliti vivi per paura, dopo essersi rifiutati di combattere contro i peshmerga curdi e le forze governative irachene nei pressi del villaggio di Bashir, situato a sud della città di Kirkuk. Proprio per l'ammutinamento dei jihadisti i peshmerga sono riusciti a strappare al Daesh il villaggio di Bashir.
La rivista fa notare che le condanne a morte per diserzione sono capitate più di una volta in passato, ma per la prima volta il gruppo terroristico ha seppellito vivi i suoi combattenti.
Lo scorso 12 marzo i terroristi avevano trucidato 2 comandanti per essersi messi in fuga dal campo di battaglia. I comandanti avevano giurato di essere pronti a morire pur di non lasciare la città di Al-Shaddad, ma in realtà sono fuggiti, abbandonando i loro uomini.
Il 5 marzo il Daesh ha condannato a morte 11 comandanti per tradimento. Il motivo è stata la frettolosa ritirata di 150 islamisti, compresi gli stessi comandanti, dalla città irachena di Tikrit dopo che le forze governative irachene avevano lanciato un'offensiva su larga scala.
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