Il kamikaze che è fatto saltare in aria sabato mattina a Istanbul aveva come suo obiettivo una comitiva di turisti israeliani, seguita sin dalla loro uscita dall'albergo nel quartiere di Besiktas fino a Istiklal, luogo in cui è avvenuta la deflagrazione. E' quanto sostenuto oggi dal quotidiano turco Haberturk, che ha ricostruito le strade percorse dall'uomo, dando così corpo alle prime ipotesi fatte subito dopo l'esplosione dagli investigatori, che nella giornata di ieri hanno diffuso le generalità dell'attentatore. Nel bilancio definitivo delle vittime, così come comunicato dalle autorità di Istanbul, ci sono 3 cittadini israeliani ed un iraniano.
Il riconoscimento di Mehmet Ozturk, 24enne turco radicalizzato già sotto la lente di ingrandimento dell'antiterrorismo turca per i suoi legami con ambienti jihadisti nel Paese, è stato reso possibile dalla comparazione del Dna trovato sul corpo del kamikaze con alcuni effetti personali forniti dai familiari del giovane, di cui si erano perse le tracce da settimane.
Sia l'attentatore suicida che il suo principale complice, identificato dalla polizia turca come Savas Yildiz, sarebbero stati in contatto con uomini del Daesh in Siria. I due, insieme ad altre 4 persone sospette, sarebbero da mesi nella lista delle persone scomparse "in qualità di terroristi" e ricercati.
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