Come altri leader autoritari, Erdogan sta facendo tutto il possibile per mostrare ai loro cittadini «chi è il capo». Ha ripreso la guerra contro i separatisti curdi, ha preso il controllo della maggior parte dei media, ha attirato con la forza i militari dalla sua parte e ha convinto la gente che senza di lui la Turchia non è capace di nulla — scrive l'autore dell'articolo.
Ma, nonostante l'apparente fermezza, Erdogan è semplicemente codardo ed estremamente vulnerabile: non tollera neppure la minima critica contro di lui. Questo è chiaramente dimostrato dal fatto che fino ad oggi per «aver insultato il presidente» in Turchia sono state perseguite quasi 2.000 persone. Pare che Erdogan possa essere «ferito» da qualsiasi dichiarazione ruvida contro di lui.
Ciononostante, i motivi dell'aggressione di Erdogan non è così fondamentale. Ciò che conta è l'impatto sul paese. L'attuale presidente della Turchia è un sovrano spietato e intollerante, che ha dimostrato di non credere nella democrazia ed è pronto ad andare contro di essa con ogni mezzo — conclude l'autore.
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