Esperti russi condurranno questa settimana un volo di osservazione sull'Italia, nell'ambito del Trattato sui Cieli Aperti. Lo ha annunciato il capo del centro per la riduzione del rischio nucleare nazionale della Federazione, Sergei Ryzhkov.
"Dakl 15 al 19 febbraio ci sarà un volo di osservazione dall'aeroporto di Ciampino a un'altezza massima di duemila metri", ha spiegato l'alto funzionari.
A condurlo un velivolo russo An-30B (nome in codice Nato: Clank), specializzato nella mappatura aerea del terreno, che seguirà una rotta concordata con l'Italia, che verificherà l'applicazione dei sensori e il rispetto di quanto stabilisce il Trattato.
L'intesa ha istituito un programma di sorveglianza aerea non armato sull'intero territorio dei suoi aderenti e permette ai partecipanti di raccogliere apertamente informazioni sulle forze e attività militari degli altri. È stata firmata nel 1992 ed è entrata in vigore il 1 gennaio 2002. Attualmente, l'hanno siglata 34 paesi tra cui la Russia e la maggioranza dei membri della Nato.
Quello di questi giorni è il terzo volo di osservazione che Mosca ha condotto sui territori delle nazioni del Trattato quest'anno.
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