La Turchia e l'Arabia Saudita stanno disperatamente cercando di ripristinare l'equilibrio delle forze d'opposizione in Siria, ma allo stesso tempo i gruppi armati sostenuti dai due Paesi si stanno ritirando per l'offensiva dell'esercito siriano e i raid dell'Aviazione russa, scrive l'Independent.
Sabato il ministro degli Esteri turco ha detto che Ankara e Riyadh potrebbero iniziare un'operazione congiunta in Siria per "combattere il Daesh" (ISIS).
Essenzialmente, come rileva l'Independent, la Turchia e l'Arabia Saudita stanno cercando di sostenere le forze anti-governative in Siria. Ankara intende inoltre affrontare i curdi siriani, i quali, a loro volta combattono efficacemente contro il Daesh e godono del sostegno degli Stati Uniti.
"La rabbia di Ankara dilaga per il fatto che la Russia ha iniziato a costruire rapporti più stretti con i curdi", — si legge nell'articolo.
Tuttavia il trasferimento di militari e aerei dell'Aviazione saudita in Turchia non significa che l'invasione della Siria avverrà nel brevissimo termine.
"Tuttavia non è possibile escludere che Riyadh e Ankara, sentendosi sempre più disperati, intraprendano una mossa che aggraverà il caos in Siria," — conclude il giornale.
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