Un territorio che, secondo le stime più accreditate, potrebbe contenere circa il 20% delle riserve mondiali di petrolio, il 30% delle riserve di gas e quantitativi significativi di materie prime estremamente preziose quali oro, platino e stagno.
Un proposito, quello cinese, eccezionalmente ambizioso che si scontra con difficoltà ambientali estreme, che fino ad oggi hanno pregiudicato la riuscita di numerose spedizioni. I vertici dello stato cinese, tuttavia, hanno annunciato di essere intenzionati a coinvolgere la Russia in una spedizione artica congiunta. Questo perché la sfida tecnologica è di difficile soluzione e le competenze russe accumulate in anni di esperimenti e ricerche sul campo potrebbero, fare la differenza tra il successo e il fallimento.
L'impegno russo nel miglioramento delle potenzialità artiche ha trovato, ad esempio, riverbero a giugno, quando il primi ministro Dmitrij Medvedev ha dato il via libera all'implementazione della rotta del Mare del Nord, una traversata che dall'Atlantico arriva al Pacifico attraversando la costa russa che insiste sull'artico. Una rotta che, se operativa, potrebbe aprire nuovi scenari commerciali a livello globale.
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