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Paese paralizzato per 24 ore dalla mobilitazione più massiccia da quando Alexis Tsipras è al governo. I sindacati: con questa riforma contributi pensionistici fino al 75% del reddito.
Grecia bloccata per 24 ore dal terzo e più imponente sciopero generale da quando Alexis Tsipras ha formato il suo terzo esecutivo nel settembre del 2015. Le sigle sindacali elleniche più importanti hanno oggi indetto lo sciopero generale contro la proposta di un aumento dei contributi pensionistici. Forti disagi hanno colpito il trasporto pubblico, compresi i voli aerei interni ed i trasferimenti alle isole, ma anche scuole, uffici pubblici e ospedali, che manterranno attive le sole unità di pronto soccorso per le emergenze.
Sul tavolo del duro scontro politico alla base dello sciopero ancora una volta la riforma delle pensioni, in discussione da molti mesi e necessaria per onorare il memorandum firmato con l'ex Troika quest'estate per il terzo salvataggio greco. Tsipras, pur difendendo le riforme come unica via per risollevare il Paese, ha più volte detto no ad un ulteriore taglio delle pensioni, già dissanguate da un quinquennio di politiche di austerity profonda.
Il tentativo del governo greco di proporre un aumento dei contributi per i nuovi assunti non sembra però aver accontentato nessuno, con i lavoratori scesi in piazza contro la riforma ed i creditori internazionali diffidenti sulla sua effettiva sostenibilità fianziaria.
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