I giornalisti hanno atteso per circa due ore l'arrivo di una famiglia irachena all'aeroporto di Vilnius. E 'il momento di occuparsi delle procedure di controllo e dei documenti necessari. La giovane famiglia di quattro persone è stata trasferita dalla Grecia ed è arrivata a Vilnius come rifugiati già dall'aeroporto di Francoforte. La donna non ha mai lavorato; è una casalinga e si occupa principalmente dell'educazione dei figli. L'uomo, padre di due bambini, ha frequentato la Scuola Superiore di Management e ha esperienza nel settore delle costruzioni.
Questo è il modo in cui il capo della famiglia ha spiegato perché hanno lasciato l'Iraq.
"Sono pronto a trasferirmi in qualsiasi stato che possa proteggere da possibili minacce la mia vita e a quella della mia famiglia. Oggi, in Iraq, ci sono tante comunità che professano diverse religioni e tra loro ci sono conflitti di diversi livelli di gravità. Io sono un sunnita. Noi siamo minacciati e abbiamo deciso di andarcene da lì."
Per quanto riguarda lo stato emotivo, i migranti erano evidentemente molto stanchi dal viaggio e dall'attenzione della gente, quindi, senza dire nomi e cognomi, gli iracheni sono stati caricati su un minibus diretto al centro rifugiati: una nuova residenza. I migranti hanno portato con se valigie, scatole di abiti e borse di articoli per la casa. Questa famiglia di quattro persone trascorrerà i primi tre mesi in un centro per i rifugiati a Rukla (Lituania). Secondo il Vice Ministro degli Affari Interni della Lituania per quest'anno non sono previsti nuovi arrivi di immigrati dal Nord Africa nel paese baltico.
La Lituania si è impegnata a prendere in due anni 1105 profughi da guerre e collasso economico da Siria, Iraq ed Eritrea. Tutti i rifugiati saranno trasferiti in Lituania dalla Grecia e dall'Italia. Il primo ministro lituano Algirdas Butkevičius, prima dell'arrivo dei primi rifugiati, ha detto che l'aiuto deve essere tale da consentire loro di integrarsi nella società, ma non c'è necessità della creazione di condizioni migliori. Alla domanda circa la possibilità in futuro di prendere più rifugiati rispetto alla quota stabilita al paese dalla Commissione europea, il Primo Ministro ha detto di aver preso la decisione di non accettare l'aumento del contingente.
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