L'organizzazione ha rilevato che dopo un'accurata indagine, l'analisi dei dati disponibili e interviste ai parenti dei pazienti dell'ospedale, il bilancio delle vittime è cambiato. Secondo i nuovi dati nell'attacco sono morti 14 dipendenti, 24 pazienti e 4 infermieri.
Si comunica che l'indagine è stata ostacolata dal fatto che una parte degli archivi con i dati dei pazienti è stata distrutta durante il bombardamento.
L'ospedale di "Medici Senza Frontiere" di Kunduz, in cui si trovavano circa 200 persone, è stato parzialmente distrutto durante i bombardamenti dei caccia americani. Il comandante delle forze americane in Afghanistan, il generale John Campbell, ha ammesso la responsabilità dei militari americani il 6 ottobre, sottolineando che il bombardamento è stato un "errore".
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