Ulteriormente limata la bozza di accordo che i rappresentanti dei Paesi partecipanti a Cop21, la conferenza Onu sul clima, si apprestano a firmare domani, alla chiusura dei lavori. Ad annunciare una sostanziale diminuzione delle parti del testo rimaste tra parentesi, ovvero su cui non si è ancora raggiunto un accordo consensuale, è stato lo stesso presidente di Cop21, il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, intervenuto nel corso della plenaria di ieri.
I punti su cui si stanno incontrando, come prevedibile, le maggiori resistenze, sono quelli riguardanti l'ambito delle riparazioni economiche per i danni causati dai futuri cambiamenti climatici, la differenziazione energetica ma soprattutto "il tema dell'ambizione", come lo ha definito Fabius, ossia gli obiettivi che i Paesi fisseranno nel lungo periodo per limitare il riscaldamento e azzerare le emissioni di CO2.
"Su questo — ha esortato il presidente dell'assemblea parigina — vi chiedo di intensificare gli sforzi".
Il testo, secondo il parere di molti esperti, è ancora parziale ed il poco tempo rimasto lascia aperto il rischio che si firmi un documento finale di facciata, con un ulteriore proroga rispetto all'assunzione di impegni vincolanti per gli Stati.
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