"Serbia ha dimostrato la sua capacità di essere alla presidenza dell'organizzazione, per la quale molte volte ha rappresentato un tema di lavoro. Serbia non è più un oggetto dell'attenzione da parte degli organismi internazionali, ma può essere un paese che svolge un ruolo così importante, sebbene sia un paese piccolo. Ciò dimostra come sia cambiata la situazione internazionale della Serbia", — ha detto Dacic nel corso di una conferenza stampa a Belgrado dopo la 22ma riunione del Consiglio Ministeriale dell'OSCE.
Secondo il vice premier serbo, tutte le personalità ufficiali, giunte a Belgrado per il ministeriale dell'OSCE, hanno rilevato l'importanza di quello che Serbia è riuscita a fare negli ultimi anni.
"Non potrebbe succedere in nessun altro paese d'Europa, perché non corrisponde alla loro mentalità. Non credo che Steinmeier (ministro degli Esteri tedesco) possa mettersi a cantare", — ha detto Dacic, alludendo all'episodio di giovedì scorso quando, durante la cena dei rappresentanti delle delegazioni, insieme al ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov egli ha cancato la celebre "Mezzanotte a Mosca".
Il ministeriale di Belgrado si è concluso venerdì con la cerimonia di consegna della presidenza dell'OSCE che da Serbia è passata alla Germania. All'incontro hanno partecipato delegazioni di 57 paesi membri e di 11 stati partner dell'organizzazione.
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