L'Unesco dovrebbe intensificare gli sforzi per difendere i siti del patrimonio mondiale dell'umanità dagli attacchi barbarici provenienti dallo Stato Islamico. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un articolo pubblicato questa mattina sul quotidiano "Kommersant" nel quale il diplomatico parla di un aumento di attacchi senza precedenti da parte del terrorismo specialmente in Medio Oriente e Nord Africa che ha messo a rischio tesori storici di millenni.
"Sono urgenti sforzi per difendere il patrimonio culturale del mondo, gravemente danneggiato dalle azioni barbariche dell'Is", ha sottolineato il ministro degli Esteri russo che ha anche accolto con favore la possibilità che la comunità internazionale — e in particolare le Nazioni Unite — giochino un ruolo più importante nell'affrontare estremismi, xenofobia, odio razziale e religioso.
"La Convenzione dell'Aia del 1954 per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato è una solida base giuridica per intensificare gli sforzi comuni in questo senso", ha aggiunto Lavrov che già nei giorni scorsi aveva suggerito all'Unesco di inviare una missione in Siria, Afghanistan e Iraq, al termine delle tensioni, per valutare i danni ai patrimoni culturali. In questi paesi, infatti, l'Isis ha controllato ampie fasce di territorio nell'ultimo anno distruggendo reliquie e templi antichi come, ad esempio, il complesso di Palmira in Siria.
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