Turchia decide di annullare la gara per l’acquisto di sistemi contraerei

La televisione CNN Turk comunica oggi che il governo della Turchia ha deciso di rinunciare alla continuazione delle trattative con la Cina e gli altri paesi che partecipavano alla gara per l’acquisto di sistemi di difesa contraerea.

La gara è stata totalmente annullata.

Secondo la televisione, questa decisione è stata presa dal governo di Ankara durante la settimana scorsa. Tuttavia la decisione entrerà in vigore soltanto dopo l'approvazione da parte del Primo ministro, ministro della Difesa e capo dello Stato maggiore, il che potrebbe avvenire entro una settimana.

L'annullamento della gara sarebbe dovuto al fatto che le trattative con la Cina, che dovevano concretizzare le condizioni del contratto, erano praticamente ferme. Si rileva che Pechino non ha risposto positivamente alle richieste di Ankara per quel che riguarda la cessione delle tecnologie.

Ancora in febbraio l'allora ministro della difesa turco Ismet Yilmaz comunicava che l'offerta cinese restava la più conveniente. Tuttavia la decisione definitiva è stata rinviata per cinque volte, perché tra le parti restava la spinosa questione di trasferimento tecnologico.

In settembre 2013 il Segretariato dell'industria bellica turca ha deciso di continuare le trattative con l'azienda cinese che produce i sistemi di difesa contraerea FD-2000, concordando una lista degli offerenti che al primo posto vedeva appunto la Cina. Seguivano gli USA con i loro missili Patriot e la franco-italiana Eurosam con i sistemi SAMP/T. Alla gara aveva partecipato anche la russa Rosoboronexport con il sistema Antey-2500, ma successivamente è stata esclusa. Il prezzo del contratto in gara era di 3,4 miliardi di dollari.

La scelta della Turchia a favore dei missili cinesi ha suscitato critiche da parte della NATO. Ankara rilevava che nel caso di acquisto i missili della Cina non sarebbero diventati parte dei sistemi dell'alleanza.