Sono riprese le ricerche nei pressi del luogo del disastro aereo dell'Airbus russo nella penisola del Sinai tra i villaggi di Al-Nahl e Hasna, ha riferito la rivista egiziana "Al-Yaum al-Sabia", citando una fonte nelle forze di sicurezza del Paese.
"Le squadre di soccorritori e gli investigatori cercano i corpi delle vittime e i rottami dell'aereo nelle strette gole e valli della zona," — ha detto la fonte della rivista.
Secondo la fonte, nella zona del disastro si trovano non meno di 170 ambulanze per poter trasportare immediatamente i corpi rinvenuti all'obitorio della capitale egiziana per l'identificazione, per poi inviarli in Russia.
Secondo le ultime notizie, dopo essere partiti dalla capitale egiziana si sono recati nella zona del disastro gli uomini del ministero delle Situazioni di Emergenza della Russia con apparecchiature e mezzi tecnici. Ieri sera all'aeroporto del Cairo erano atterrate diverse squadre della Protezione Civile russa.
Allo stesso tempo si segnala che l'area disastro è ancora transennata dalle forze di sicurezza. Possono accedere alla zona dove giacciono i rottami solo i soccorritori e il personale medico.
L'Airbus A-321 della compagnia aerea "Kogalymavia", decollato sabato mattina da Sharm el-Sheikh alla volta di San Pietroburgo, è precipitato nel Sinai. A bordo si trovavano 217 passeggeri e 7 membri dell'equipaggio, tutti rimasti uccisi nella tragedia.
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