Il premier israeliano Netanyahu ha intanto esteso il divieto di entrare nella Spianata delle Moschee anche ai deputati arabi, dopo aver in un primo momento preso questa decisione solo per i parlamentari ebrei, per "placare gli animi" nei pressi dei luoghi sacri.
Un appello ad armarsi è invece arrivato a sorpresa dal sindaco della città di Gerusalemme, Nir Barkat, che ha invitato esplicitamente i cittadini "dotati di porto d'armi, addestrati ed a conoscenza delle regole di apertura del fuoco" a camminare armati.
Da parte sua l'Autorità Nazionale Palestinese è tornata a ribadire il messaggio già espresso in sede di Assemblea generale ONU, dichiarandosi a favore della resistenza non violenta e riaffermando il diritto dei palestinesi di difendersi contro l'aggressione israeliana.
"Invitiamo la comunità internazionale — si legge in una nota diffusa dal primo ministro palestinese Hamdallah — a proteggere il popolo palestinese, Gerusalemme est e i luoghi santi e chiediamo al Consiglio di Sicurezza e all'Assemblea Generale dell'Onu di applicare la legge internazionale sui diritti umani".
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