Da un po' di anni i combattenti stranieri, addestrati dagli Stati Uniti, con allarmante frequenza subiscono sconfitte, fanno andare a monte operazioni militari o addirittura disertano. Tutto ciò mette in dubbio l'efficienza dei programmi di addestramento, costati decine di miliardi di dollari, e dei metodi usati dall'amministrazione del presidente Obama, scrive New York Times.
I fallimenti più clamorosi riguardano tre paesi che hanno avuto la maggior importanza per il governo degli Stati Uniti. L'esercito della provincia irachena di Anbar, situata nel centro dei territori controllati da ISIS, che è stato addestrato dal Pentagono, non ha quasi usato le sue forze, mentre in Afghanistan, tempo fa, le truppe governative della provincia di Kunduz si sono ritirate, quando sono state attaccate da un paio di centinaia di talebani. In Siria il programma del Pentagono, costato 500 milioni di dollari, ha permesso di addestrare soltanto alcuni combattenti.
"I successi della nostra attività degli ultimi 15 anni, per creare le forze di sicurezza, sono miseri", — ha decretato l'ex generale ed ex ambasciatore USA in Afghanistan Karl W. Eikenberry.
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