Silk Road, un fondo d'investimento cinese da 40 miliardi di dollari sostenuto dallo Stato sarebbe pronto a finanziare il mega progetto russo di sfruttamento dei giacimenti di gas naturale nella penisola di Jamal, nella Russia siberiana.
Lo riporta il Wall Street Journal, precisando che il piano da 27 miliardi di dollari, cui partecipano anche la francese Total Sa e la cinese Cnpc, è divenuto un test fondamentale per stabilire sino a che punto le sanzioni finanziarie statunitensi siano in grado di danneggiare i grandi progetti energetici russi.
Ad annunciare l'intervento dei cinesi a sostegno del progetto è stato proprio l'ad di Total, Patrick Pouyannè, che in un'intervista citata dal quotidiano Usa ha parlato di un "chiaro impegno da parte della Cina" a finanziare una parte del progetto, in bilico dopo che uno dei principali partner finanziatori, Oao Novatek, è stato colpito dalle sanzioni statunitensi. Stando a Pouyannè, il fondo Silk Road acquisterà una quota del 9,9% nel progetto Yamal.
Il prezzo della transazione non è stato reso noto.
Il progetto Yamal, chiamato anche "Yamal megaproject" e sviluppato da Gazprom, è un programma a lungo termine che, secondo le stime, dovrebbe raddoppiare l'apporto russo sul mercato economico mondiale del gas naturale liquido.
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