Squilibrio "strategico" e tensione in Europa che potrebbe portare a contromisure da parte della Russia. Sono questi i pericoli paventati dal portavoce del Cremlino Dmitri Peskov sull'incremento del numero di armi nucleari degli Stati Uniti in Germania.
"Purtroppo si tratta di un fatto molto grave e un passo verso antagonismi e tensioni sul continente europeo. Se questi piani venissero alla luce" potrebbe verificarsi "uno squilibrio strategico in Europa e di conseguenza" una mossa da parte della Russia "per ristabilire una situazione di parità" che "naturalmente non contribuisce ad aumentare stabilità e fiducia o la sicurezza in Europa", ha ammesso Peskov aggiungendo che Mosca dovrebbe fare tali passi per garantire "la sicurezza nazionale".
La questione nasce dalla notizie diffuse dai media tedeschi secondo cui l'Air Force statunitense sarebbe intenzionata a dispiegare almeno 20 ordigni nucleari B61-12 in Germania nel corso del terzo trimestre 2015.
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