"Il fatto che nelle liste ci siano molti giornalisti è ovviamente del tutto inaccettabile, viola il principio della libertà di parola e di espressione. Condanniamo con forza questa decisione, in particolare l'inclusione dei rappresentanti dei media," — ha detto Peskov.
In precedenza il vice premier russo Arkady Dvorkovich aveva detto che il governo russo avrebbe analizzato i possibili effetti delle nuove sanzioni da parte di Kiev e li avrebbe illustrati al Cremlino.
Mercoledì il sito web della presidenza ucraina ha pubblicato un elenco di persone e società che sono finite sotto le sanzioni ucraine in relazione agli eventi in Crimea e nel Donbass. Sono state sanzionate 388 persone, molte dei quali rappresentanti dei media, tra cui il direttore generale dell'agenzia russa di stampa internazionale "Rossiya Segodnya" Dmitry Kiselev.
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