"Certo, cancellare il 20% è meglio che andre in default. In realtà però si tratta di una cifra di soli 3,6 miliardi di dollari, con la conseguenza che il tasso di interesse passerà dall'attuale 7,22% al 7,75%. Ciò non sarà di grande aiuto, specie se si prende in considerazione il fatto che i creditori riavranno la maggior parte di questi soldi, se l'economia torna a crescere",
ha scrittto Arbuzov su Facebook.
L'ex vice premier ha fatto ricordare che nel 2011 la Grecia, in una situazione migliore, era riuscita a far cancellare il 50% del suo debito.
"Il termine di pagamento si sta approssimando, ma Yatsenyuk (attuale premier del governo ucraino) dichiara che riuscirà a costringere la Russia ad accettare condizioni analoghe. Sono dichiarazioni che suscitano stupore, perché il nostro governo non ha alcun meccanismo per premere su Mosca e non è assolutamente capace di trattare con essa. Vuol dire che dovremo pagare i 3 miliardi, risparmiati con tanta fatica, o andare in default su questi bond",
osserva Sergey Arbuzov.
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