"Non si sa — sottolinea il quotidiano — se le autorità egiziane abbiano dato ai funzionari di Hamas il permesso di attraversare il valico di Rafah". La delegazione, però, è stata invitata al Cairo a partecipare a un meeting con i vertici dell'intelligence egiziana per "valutare su come raggiungere una tregua a lungo termine".
La scorsa settimana, il capo dell'ufficio politico di Hamas, Khaled Mashaal, aveva preso parte a un incontro a porte chiuse con la leadership turca. Sugli esiti dei colloqui non sono stati pubblicati documenti o rilasciate dichiarazioni.
A giugno del 2014, la formazione che controlla la Striscia di Gaza, ha formato un governo di unità nazionale con il partito moderato Fatah della Cisgiordania, la fazione più ampia in cui sono confluiti gli appartenenti al vecchio Olp ed è riconosciuta da un'ampia maggioranza dei membri dell'Onu come unica rappresentanza palestinese.
Nell'ambito del processo di pace, al momento sospeso, i palestinesi chiedono che siano ristabiliti i confini tra i due stati sovrani in base a quelli esistenti prima della Guerra dei Sei Giorni del 1967, con possibili scambi di territori e puntano a creare la loro nazione in Cisgiordania e a Gaza, con capitale Gerusalemme Est. Israele, invece, rifiuta di tornare alla condizione prima del 1967 e di dividere Gerusalemme, che ha annunciato più volte essere la loro "capitale eterna".
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