Il Comitato investigativo di Mosca ha aperto un'indagine su un caso di contrabbando di armi europee in Russia, perpetrato dallo staff del Servizio penitenziario federale, da membri dell'Unità speciale di risposta rapida e da cinque cittadini di San Pietroburgo.

Lo ha annunciato il portavoce del comitato, Vladimir Markin.
"Per portare avanti il loro piano criminale, i membri del gruppo hanno comprato un ingente quantitativo di pistole, mitragliatrici, munizioni e parti di ricambio in Unione europea — ha affermato —, che sono state trasportate illegalmente a San Pietroburgo e stoccate da alcuni residenti.
L'obiettivo — ha concluso Markin — era poi rivenderle".
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