"Non si parla di confiscare il palazzo dell'agenzia russa di stampa internazionale "Rossiya Segodnya", in quanto l'agenzia non ha nella capitale francese nessun edificio, ma sfrutta locali per svolgere le proprie funzioni in base ad un contratto di affitto con il dipartimento dei beni dello Stato russo. I nostri giornalisti lavorano come al solito, le autorità francesi non hanno mosso alcun addevito sulle attività dell'agenzia," — chiarisce l'ufficio stampa di "Rossiya Segodnya".
Gli ufficiali giudiziari hanno effettuato l'inventario dell'edificio, che, secondo le autorità francesi, appartiene alla Federazione Russa e serve da garanzia per la causa.
I rappresentanti dell'ambasciata russa arrivati nel palazzo hanno cercato di spiegare all'ufficiale giudiziario che l'inventario non può essere effettuato in quanto la Russia non ha rinunciato alla sua immunità di Stato sovrano rispetto alle sentenze emesse dalla giustizia di altri Paesi.
Lo scorso giugno in Francia e in Belgio sono stati confiscati conti corrente e beni che le autorità di questi Paesi riconoscono appartenere alla Russia per eseguire la sentenza del tribunale dell'Aja sul caso "Yukos", che ha condannato Mosca a risarcire con 50 miliardi di dollari gli ex azionisti della compagnia petrolifera. In precedenza le autorità avevano fatto sapere che la Russia avrebbe impugnato la sentenza.
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