L'esito del voto è stato annunciato dal presidente del Bundestag, Norbert Lammert. I votanti sono stati in tutto 598 sui 631 deputati. Hanno votato a favore 439 deputati. Contrari 119. Quaranta gli astenuti.
Il via libera della Germania era di fatto l'ultima condizione per l'avvio dei negoziati veri e propri sul terzo programma di aiuti e sia la cancelliera, Angela Merkel, che oggi ha festeggiato il 61esimo compleanno in Parlamento, e il ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble, hanno chiesto con forza un si da parte dei deputati perchè, ha sottolineato la Merkel, l'alternativa al sostegno sarebbe stato "il caos assicurato". Sessanta i deputati conservatori del Cdu/Csu, partito della Merkel, ad aver votato contro il negoziato per il terzo pacchetto di aiuti ad Atene. Mentre 5 si sono astenuti. L'Unione conta 311 parlamentari su 631. I Verdi, all'opposizione, hanno invece sostenuto la Merkel. In segno di esplicita protesta contro un pacchetto ritenuto troppo duro per la Grecia hanno votato no i parlamentari della Linke.
I deputati del Bundestag hanno interrotto la pausa estiva per una seduta straordinaria, dedicata alla Grecia e il presidente della Camera, Lammert, ha indicato che potrebbero essere richiamati a Berlino prima della riapertura ufficiale dei lavori parlamentari l'8 settembre. Il Bundestag, infatti, è tenuto ad approvate il piano di aiuto una seconda volta, una volta definite le modalità e il volume.
Si è trattato "di una settimana d'importanti decisioni per la Grecia, ma la strada è ancora lunga", ha aggiunto, ricordando le riforme che Atene deve approvare "entro il 22 luglio".
Il prestito ponte è stato approvato nel quadro del Meccanismo europeo di stabilità finanziaria (Efsm) per coprire le necessità a breve termine della Grecia. Tale strumento coprirà i bisogni finanziari di Atene fino all'inizio del nuovo programma di assistenza del Meccanismo europeo di stabilità (Esm). "Puntiamo a un accordo sul nuovo programma entro un paio di settimane, ma non voglio stabilire nessuna scadenza", ha detto il vicepresidente. La teleconferenza dell'Eurogruppo prevista nel pomeriggio darà alla Commissione Ue il mandato di negoziare il nuovo programma. La questione del debito sarà discussa, ma in ogni caso, ha spiegato Dombrovskis, "non ci sarà nessun taglio del valore nominale". L'accordo sul prestito ponte Efsm è stato raggiunto grazie alle garanzie fornite dalla Commissione Ue ai paesi non membri dell'eurozona. A differenza dell'Esm, l'Efsm è un fondo a livello di Unione europea sostenuto dal bilancio comunitario e quindi per utilizzarlo c'era bisogno dell'approvazione di tutti gli stati membri.
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