Uno dei bersagli era l'antivirus Kaspersky. Citando l'ex uomo CIA Edward Snowden, il portale Intercept comunica che lo scopo dei servizi segreti era quello di avere la possibilità di sorvegliare gli utenti e di accedere alle reti.
Secondo il britannico GCHQ i programmi di Kaspersky Lab erano un ostacolo per il suo lavoro, pertanto occorreva neutralizzarli. Con questo scopo i servizi hanno usato il cosiddetto metodo di "callback" per individuare le vulnerablità dell'antivirus russo.
"Il software per la protezione individuale come il russo Antivirus Kaspersky cotinua a ostacolare il lavoro di GCHQ, pertanto la tecnologia di callback è importante per creare programmi in grado di impedire a Kaspersky di scoprire tracce della nostra attività", — riferisce il portale, citando un documento finito nelle mani dei giornalisti.
La tecnologia di callback di solito è usata dagli autori dei programmi per individuare le vulnerabilità del sistema prima che vengano individuate da terzi.
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