Ratificata in mattinata dal consiglio dei ministri degli Esteri UE la missione EuNavFor contro i trafficanti di uomini nel Mediterraneo. Il provvedimento è passato all'unanimità senza bisogno di procedere a votazione, dopo l'accordo formalizzato la scorsa settimana tra gli ambasciatori dei paesi membri.
In questa prima fase è previsto l'avvio di scambio di informazioni a livello di intelligence, che convergeranno poi in Italia, base delle operazioni. Nel corso di questa settimana verranno dispiegati i primi mezzi. Droni, aerei, sottomarini e navi inizieranno così il pattugliamento, in attesa del via libera da parte del Consiglio di Sicurezza dell'ONU. La risoluzione delle Nazioni Unite sull'uso della forza da parte del contingente UE in acque territoriali libiche è la condizione necessaria per passare alla fase due dell'operazione, consistente nell'azione mirata da parte della flotta schierata nel Mediterraneo contro i barconi e le basi di partenza dei trafficanti.Il ministro degli Esteri italiano, arrivando alla sede del vertice questa mattina, ha definito EuNavFor "un tassello importante dell'iniziativa europea" tornando però a ribadire la necessità di raggiungere un accordo sulla ricollocazione dei profughi, definito fondamentale.
"La solidarietà — ha detto il titolare della Farnesina ai cronisti a Bruxelles — non è un optional".
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