"La Libia domanderà alla Lega Araba un intervento in Libia per il ritorno della legittimità come quello in Yemen". Ad annunciarlo è stato ieri Mohamed Al Thani, a capo del governo di Tobruck riconosciuto dalla comunità internazionale.
La dichiarazione è stata rilasciata da Al Thani all'emittente saudita Al Arabiya Al Hadath, pochi giorni dopo l'annuncio del presidente egiziano Al Sisi, sulla forza di intervento rapida, di cui la Lega Araba si doterà per fronteggiare l'escalation yemenita.
Sembra affievolirsi così la strada diplomatica, impantanatasi nelle trattative di Skhirat in Marocco, nonostante gli sforzi del diplomatico ONU Bernardino Leon. Gli eserciti in campo sembrano prevalere sulle ragioni della diplomazia, che fatica a trovare un compromesso accettabile, prestando il fianco alla minaccia incombente dell'ISIS, insediato in molte città chiave del nord del paese. La stessa definizione di un governo di unità nazionale, ipotesi sul tavolo delle trattative, è apertamente osteggiata dalle due fazioni in guerra, che con la loro azione sul campo dimostrano quotidianamente di rifuitare tale soluzione. Di ieri la notizia di altri raid dell'esercito di Tobruck, comandati dal generale Haftar su Tripoli, colpita nella zona ovest della città che non avrebbero fatto vittime. Sarebbero 14 invece i soldati morti nei combattimenti con i miliziani dell'alleanza Faijr Libya in corso a Bengasi, facendo salire a 22 il numero di vittime, negli scontri in corso ormai da 48 ore.
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