Il ministro Gentiloni nella capitale tunisina per visita a presidente Essebsi e alle due italiane ferite ancora in città.
"Siamo rimasti sorpresi all'ultimo minuto, ma secondo il Ministero degli Interni per motivi di sicurezza non possiamo sostenere l'arrivo dei visitatori". Con questa comunicazione Hanene Srarfi, la portavoce del Museo del Bardo, ha comunicato lo stop imposto dal governo alla riapertura al pubblico del museo, inizialmente annunciata per oggi. Confermata invece la cerimonia, prevista per le 15,30 ora italiana, riservata a giornalisti ed autorità con un concerto dell'orchestra sinfonica di Tunisi. La riapertura, benchè attualmente solo "ufficiale" e riservata alle autorità, è un gesto che Moncef Ben Moussa, il curatore del Bardo, ha definito una sfida. "La riapertura è una sfida ma anche un messaggio — ha detto Moussa — vogliamo far sapere agli attentatori che non hanno raggiunto il loro obiettivo".
Oggi visita lampo nella capitale tunisina per il ministro degli Esteri italiano, Paolo Gentiloni, che incontrerà il presidente Baji Caid Essebsi al palazzo presidenziale, prima di avere un colloquio con il suo omologo Taied Baccouche. Gentiloni visiterà poi le due italiane ancora ricoverate nelle strutture di Tunisi, Lorena Boni e Anna Abagnale, le cui condizioni sono definite in sensibile miglioramento, ma per le quali non è ancora possibile stabilire una data certa per il loro rientro in Italia.
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