Prosegue la follia iconoclasta dell'ISIS. Nelle ultime settimane le violenze contro le popolazioni cristiane, attaccate senza pietà dai miliziani del califfato in Iraq e Siria, si arricchiscono di particolari sempre più significativi. Dopo gli attacchi alle antiche città di Hatra e Nimrud, distrutte e saccheggiate dalla violenza degli uomini di Al Baghdadi tra il 6 ed il 7 marzo scorso, di oggi la notizia del loro ritorno nella regione di Ninive.
Obiettivo del raid questa volta è stato il monastero di San Giorgio, nei pressi di Mosul, il cui prezioso museo era sta già stato distrutto dalla violenza jiahdista un mese fa.
A dare diffusione dell'assalto è stata ancora una volta la struttura propagandistica dell'ISIS che, attraverso una serie di account social, ha pubblicato un vero e proprio reportage fotografico intitolato "Rimozione di simboli del politeismo". Le foto ritraggono impietosamente lo scempio perpetrato ai danni di statue di Maria e di Gesù, in terra e con i volti irrimediabilmente danneggiati. Altre immagini vedono alcuni miliziani prendere croci cristiane a martellate, mentre una serie di foto mostrano le bandiere bandiere nere del califfato sostituirsi alle croci su diversi campanili della regione.
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