I leader delle Repubbliche autonomiste di Donetsk (DNR) e Lugansk (LNR), rispetivamente Alexander Zakharchenko ed Igor Plotnitsky, si sono rivolti al presidente francese Francois Hollande e al cancelliere tedesco Angela Merkel, sostenendo come l'Ucraina stia sabotando gli impegni presi a Minsk.
"Siamo costretti a rivolgersi a voi come garanti degli accordi di Minsk per fare pressioni sull'Ucraina, tramite anche sanzioni personali ed economiche, per costringere il governo di Kiev ad attuare una serie di misure approvate dal gruppo di contatto il 12 febbraio di quest'anno a Minsk con la vostra attiva partecipazione," — scrivono in una lettera congiunta i leader della DNR e LNR.
Tra gli altri punti della lettera dei rappresentanti delle repubbliche separatiste, si indicano la richiesta di inviare esperti per contribuire alla ripresa del sistema bancario del Donbass, il divieto di ingresso nel territorio dell'Unione Europea di alcuni politici ucraini, nonché di sospendere l'assistenza finanziaria a Kiev, fino a quando le autorità ucraine non assicureranno le condizioni per l'eliminazione del blocco economico e per la risoluzione politica del conflitto.
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