Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, aspetta che l’Autorità europea dei farmaci (Ema) approvi il vaccino russo Sputnik V per comprarlo.
Prendendosene il merito, Zaia ha detto al quotidiano La Stampa di essere “stato il primo a proporlo”, aggiungendo che: “Tutti i vaccini in giro per il mondo hanno pari dignità: basta che funzionino”, ha affermato.
Secondo Zaia, “siamo vittime di un retaggio culturale per cui se qualcosa arriva da Est e non da Ovest, è una fregatura. Ma i cinesi hanno già inoculato 140 milioni di dosi e non sono alla preistoria. Beninteso, parlo solo di vaccini autorizzati”.
In Campania il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha già firmato un contratto per l’arrivo del vaccino Sputnik V, un contratto però vincolato all’approvazione dell’Ema.
Sulla questione a Zaia è stata chiesta una opinione, e lui ha risposto: “Io non polemizzo”.
Il presidente del Veneto ha poi aggiunto che anche alla sua regione è stato offerto lo Sputnik V, ma loro hanno preferito non prenderlo perché per ora manca l’approvazione dell’Ema.
Tuttavia una piccola polemica Zaia la solleva sul contratto della Campania:
“De Luca ha pubblicamente ringraziato l’ambasciatore italiano a Mosca. Qui il governo deve chiarire, perché se il suo rappresentante a Mosca ha dato una mano a una regione, allora prendo atto del ‘liberi tutti’ e ognuno si organizza per conto suo”.
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