Dal 3 al 5 aprile l’Italia sarà in zona rossa, con spostamenti bloccati tra le regioni salvo motivi di lavoro, di salute e urgenze, ma tra le urgenze non ci sono quelle che riguardano i congiunti, che hanno animato il social network Twitter con l'hashtag #congiuntifuoriregione.
Secondo quanto riporta Adnkronos, molti compagni, fidanzate, figli e genitori invocano norme chiare, pronunciando le proprie proposte tramite il social.
"Una deroga chiara, non tutti possono spostarsi con il concetto di abitazione e chi può lo fa col rischio di multa, pur essendo permesso secondo le faq del Governo. Più coerenza, più considerazione davanti a persone che sono da mesi lontani dai loro affetti" ha affermato un'utente di Twitter.
La richiesta di deroga
In molti sono gli utenti che richiedono una deroga, o comunque che i loro congiunti che si trovano fuori regione siano presi in considerazione all'interno delle misure.
Ci servirebbe una deroga affinché si possa far visita ai congiunti, dentro e fuori regione. Basterebbe un’autocertificazione apposita, magari con tanto di dichiarazione congiunta delle due persone che si vogliono incontrare con frequenza e stabilità. #congiuntifuoriregione
— Sfinitå (@golosamee) March 30, 2021
Come mostrato sui social, è stata anche inviata una lettera aperta al Presidente del Consiglio Draghi dove viene richiesta la possibilità di visitare i congiunti e i partner non conviventi, includendo gli spostamenti.
Riassumo: #congiuntifuoriregione chiedono che il ricongiungimento a familiari o a #PartnerNonConviventi sia legittimato in autocertificazione tra i motivi di NECESSITÀ, in maniera chiara. Non come il concetto di "abitazione", che essendo vago, resta all'interpretazione delle FDO. pic.twitter.com/PZVoG9oFFY
— Elisa (@Elisa53274043) March 30, 2021
Pasqua all'estero: si può
Oggi il ministro della salute ha firmato un'ordinanza sugli italiani intenzionati ad andare in vacanza durante il periodo pasquale, affermando che coloro che rientrano dall'estero (Paesi dell'Unione europea) saranno sottoposti a tampone e quarantena di 5 giorni.
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