Nessuna promozione in zona arancione questa settimana, e solo bocciature con 3 Regioni che iniziano la settimana con il passaggio in zona rossa decisa dal Ministero della Salute con ordinanza, a seguito dell’analisi dei dati epidemiologici fatta dalla Cabina di regia venerdì scorso.
Passano quindi in zona rossa la Valle d’Aosta, la Toscana e la Calabria.
Al momento l’Italia si divide in zone arancioni e zone rosse, per volontà del governo che con un Dpcm aveva deciso a metà marzo di abolire temporaneamente le zone bianca e gialla.
Sono 7 le regioni che restano in zona arancione più una provincia autonoma, e sono la Sardegna, la Provincia autonoma di Bolzano, l’Umbria, il Molise e le Marche, la Basilicata e la Sicilia.
Tuttavia il Lazio è atteso passare in zona arancione a partire da martedì 30 marzo e cioè da domani.
Il resto dell’Italia, 12 Regioni più la Provincia autonoma di Trento, sono in rosso e lo resteranno almeno fino a dopo Pasqua dal momento che nei giorni clou delle festività, tutta Italia si tingerà temporaneamente di rosso.
Cosa si può fare e non si può fare in zona rossa
Le Regioni in zona rossa vivono il massimo delle restrizioni. In questa condizione di limitazione degli spostamenti le persone devono restare in casa e spostarsi con l’autocertificazione.Si esce di casa per andare a lavorare presso le attività ancora aperte, per effettuare una visita medica presso i centri ospedalieri che non le hanno sospese e per altre esigenze.
Ammessi anche gli spostamenti per fare la spesa di generi alimentari e presso tutte quelle attività che il Dpcm ha lasciato aperte come tabaccherie, edicole, ecc.
In zona rossa troveremo chiusi i barbieri e i parrucchieri, ma in compenso chi vorrà organizzarsi una vacanza all’estero verso nazioni “aperte” lo potranno fare, il Viminale ha pubblicato una nota giorni fa che non vieta gli spostamenti a chi vuol andare in vacanza all’estero, anche se vive in una regione dichiarata zona rossa.
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